
"Ho chiesto a tre insegnanti delle elementari di inviarmi dei loro selfie senza veli, come se le dovessero inviarli al loro fidanzato - scrive l'artista -. Poi li ho stampati ed affissi per strada. I loro corpi sono stati esposti al pubblico, così come nel revenge porn l'intimità viene violata e lasciata al pubblico ludibrio. Molto spesso le donne vengono giudicate per la loro vita sessuale privata".
I manifesti, affissi come normali cartelloni pubblicitari, sono spuntati nelle ultime ore nella zona di piazza Zara e corso Sicilia, nelle vie in cui sorgono un asilo nido, una materna e una scuola elementare. "Nel mondo dell'istruzione primaria - continua Villa - vige l'ipocrisia che una donna non possa avere una sessualità, e le donne sono de-sessualizzate come individui. Spero di poter sensibilizzare con questa affissione sui pregiudizi sociali che affliggono da tempo la percezione della sfera privata femminile".